------- Michael Petrucciani: so what live

Michael Petrucciani so what live

giovedì 26 settembre 2013

SENZA CCHIU' POESIA



6 settembre 2013 alle ore 9.11
Sso' penziere amare
chille ca me passano p' 'a capa.
Vulesse sfucà'
ma nun trovo cchiù parole.
Vulesse alluccà'
ma nun tengo cchiù voce.
Vulesse chiagnere
ma nun tengo cchiù llacreme.
Vulesse fuì'
ma nun saccio addò.
'E vele sso' ammainate,
'o viento s' è fermato,
'o mare è calmo.
'E gabbiane volano
nt' a nu cielo senza culore.
Senza luce chist' uocchie
sso' stanche 'e guardà
senza vedè'.
E... pure tu... puisia...
c' accarezzave 'o core,
ca cantave l'ammore,
c' ammullave 'o dulore,
m' è lassato senza vierze...
Ferma ncopp' a nu scoglio
nun saccio...
neanche cchiù scrivere
'sta vita senza vita.
(F.M.)

mercoledì 28 agosto 2013

Bianca Scalera

Vagabondando su' fb,   ho avuto modo di leggere tanti cuori.    Si perche' e' questo che accade nel virtuale non conoscendo  il viso,  il suono della voce, la riga che fa' un sorriso, la luce  che illumina gli occhi della persona con cui stai parlando,   ti affidi ai link che condivide, le citazioni che scrive di suo pugno, le confidenze che ti regala.. e si crea un legame profondo.. e ti accorgi che in fondo nel ns viaggio siamo tutti , seppur nella ns diversita', alla ricerca delle stesse cose: un abbraccio sincero, una parola di conforto, una persona pronta ad ascoltarti davvero quando non riesci piu' a tenerti dentro il peso della vita.

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                  SETTE SORELLE -  


28 agosto 2013 alle ore 15.40


Sette Sorelle annavavo a spasso ,

sempre agghindate d'oro e gioielli ,

d'usanza ci avevano comune il lor passo ,

e l'altri pe' loro .... eran solo zimbelli .

Gestivano er monno , usando er potere ,

di toglere o dare all'altri energia ,

pompavano linfa sfonnanno er cratere ,

inculcando ai restanti ch' er bisogno ce sia .

Guai a chi pensava... a 'n' alternativa ,

tramavano contro stoppanno er progresso ,

d'oro nero , per ora , hanno piena la stiva ,

e chi allude contrario ... lo passan pe' fesso .

Ogni tanto je serve de dà du' schiaffoni ,

come un buon padre , cor figlio ribelle ,

all'altri presenti , li fa sempre cojoni ,

imbastenno discorsi che pareno stelle .

Preparete , monno , a 'st'artra sciagura ,

è 'na rota , se sa , da cui nun c'è scampo ,

tanto , noi semo lontani ...niente paura ,

er sangue che scorre , sparirà con un lampo .

E poi , er sarto , cuce bene er vestito ,

attento a li ricami ..e a nun fà la spia ,

è solo er petrolio ... er premio più ambito ,

ma parlano d'altro :....de democrazia !!!


( Bruno Panuccio 28/08/2013 )



Vi racconto cosa sta accadendo in Siria e perché in Italia non viene detta la verità: a colloquio con Mimmo Srour (siriano)

mercoledì, agosto 28, 2013

(di Clara Salpietro) –


Secondo lei cosa sta accadendo in Siria?
Io sono convinto che tutto è già stato scritto da parecchio tempo. Chi è attento a quello che succede in Siria, queste cose le ha sentite e lette tempo fa, da tanto si parla di Grande Medio Oriente, di disordine creativo. Hanno promesso queste cose a tutto il bacino del Mediterraneo. Vi sono in atto nuovi equilibri mondiali, in cui la Russia aspira ad un ruolo diverso rispetto a quello che ha assunto negli ultimi anni, dopo il crollo del muro di Berlino e dell’Unione sovietica. Dietro la Russia sembra che ci sia la Cina, ma anche Brasile, India e Sudafrica, cioè i cinque Paesi che compongono il BRICS. Credo che la Siria stia pagando questo prezzo e per questo si sta combattendo una guerra. Il Times ha scritto che quelli che combattono in Siria in realtà sono tutti mercenari, combattono dietro un compenso pagato dai Paesi del Golfo. E’ vero che in Siria ci sono dei problemi, tra cui la corruzione, però questo non c’entra niente con quanto sta accadendo, i Paesi del Golfo hanno voluto approfittare della situazione difficile per arrivare ad un loro obiettivo. Basta guardare la carta geografica e leggere cosa sta succedendo in questi giorni in Pakistan, in Afghanistan dove sappiamo chi c’è, in Iran, in Iraq e in Siria che diventa la porta verso il Mediterraneo. Il “cambio del regime” in Siria è una parola d’ordine e solo le parole d’ordine si rispettano in questo modo: con il silenzio. Nessuno dice, nemmeno per dovere dell’informazione, cosa fa una parte e cosa sta facendo l’altra. Si stanno verificando atti di puro terrorismo, come l’attentato che è successo a Damasco. Non capisco perché se il ministro della Difesa e il viceministro sono colpevoli allora li portiamo a processo, altrimenti li uccidiamo con le bombe. Oggi in Siria non si può viaggiare da una città all’altra perché c’è il rischio di essere sequestrati e in base alla carta d’identità pure uccisi. Ci sono delinquenti di professione che hanno costituito le loro bande, fermano e uccidono.
Da un lato c’è la Russia e dall’altro lato chi c’è?
C’è l’Arabia Saudita, il Qatar, tutti i Paesi del Golfo, e la Turchia, Paesi che pagano. Poi c’è l’America e tutto l’Occidente tra cui l’Inghilterra, la Francia, che sta cercando di riacquistare un ruolo da protagonista ma sta facendo solo danni, che forniscono armi, strumenti, attrezzature, tecnologie. Tutti abbiamo l’obbligo, il dovere di difendere la laicità della Siria, la tolleranza della Siria. In Siria il 40% della popolazione sono minoranze: Sunniti, Sciiti, Alawiti, Drusi, Cristiani Ortodossi, Cristiani di rito Orientale e Occidentale e si trovano ben quattro etnie diverse: arabi, curdi, armeni e drusi. Convivono insieme 19 confessioni religiose, questo era un modello che andava salvato e salvaguardato. Non è possibile giustificare quanto sta accadendo solo perché non fa comodo avere Assad, perché bisogna dare vita al grande Medio Oriente. Una donna in minigonna fino a qualche tempo fa poteva andare alle 3 di notte in una qualunque via di Damasco da sola e non le sarebbe successo niente. Nel giro di 18 mesi siamo arrivati che nessuno può uscire da casa.
Lei ha contatti con persone che si trovano in Siria?
Ho contatti continuamente e la gente è terrorizzata, impaurita, la gente non capisce perché questo odio contro il popolo siriano, la gente non riesce a comprenderlo. Addirittura noi che difendiamo le minoranze, in Siria abbiamo abbandonato anche i cristiani. Bisogna ricordare a tutti che il cristianesimo è nato in Siria seicento anni prima dell’Islam. La Siria non è un paese qualsiasi, ha una storia alle spalle. Ha dato alla Chiesa cattolica quattro Papi, ha dato imperatori all’Impero Romano. Io dico che quanto sta accadendo non è comprensibile. Dove sta la primavera di cui parlano tutti? Questo è un “inverno gelido”, non una “primavera”. Dove sta in Libia, in Egitto? La primavera consiste nel consegnare la sponda Sud del Mediterraneo all’Islam politico e in alcune occasioni integralista? Significa che non abbiamo capito nulla. Io ho dedicato la vita per il dialogo nel bacino del Mediterraneo, per creare non una frontiera, ma un ponte di dialogo e invece stiamo lavorando per consegnare, malgrado la volontà popolare, la Siria alle monarchie assolute. In Arabia Saudita una donna non può uscire di casa da sola, deve essere accompagnata da un uomo, non può guidare la macchina, non c’è un Parlamento, non si vota nemmeno per un condominio. Nel Qatar la stessa cosa. Possono essere protagonisti di una “primavera democratica” questi Paesi che sono monarchie assolute? A chi vogliono farlo credere.
Tempo fa è stato detto che l’Emiro del Qatar vuole diventare il leader di un grande movimento islamico del Medio Oriente….
Appunto e noi dobbiamo aspettare un po’ di tempo per vedere cosa succederà. Adesso c’è questo baratto, ma poi vedrete cosa succederà. Certo che la Siria deve essere cambiata, tutto quello che vogliamo, ma non è questa la strada, non si può perseguire la strada libanese dove uno uccide l’altro, dove si uccide il vicino di casa con il quale prima erano stati condivisi momenti belli. Non capisco nemmeno questo silenzio che è stato imposto, non si dice cosa sta accadendo in Siria, questa Europa che non vale più niente, è un’Europa che ha dimenticato il suo passato, lo sta barattando.
Assad è stato sempre descritto come una persona diversa dal padre, molto più aperto. Qual è il suo commento?
Ma a chi vogliono far credere che questo ragazzo sia un dittatore. La Siria è un paese che ha una Costituzione e un Parlamento da almeno 60 anni. Assad è uno che accompagna i figli a scuola, ha studiato all’estero, è un oculista, e in fondo non voleva neanche fare questo mestiere, si è trovato al posto del padre probabilmente a causa della morte del fratello. Veramente è incredibile quello che avviene e come sta accadendo, tutto quello che sta accadendo in Siria è stato progettato e scritto anni fa dai neoconservatori americani e adesso Obama lo sta mettendo in atto, credevamo che lui era diverso e invece non lo è per niente. Se è vero che l’obiettivo sono le riforme, ci sarà un modo per far sedere tutti attorno a un tavolo e discutere del futuro della Siria. E’ necessario mettere le bombe? Le infrastrutture in Siria sono state demolite, stanno riducendo il Paese all’età della pietra. Le ferrovie non esistono più, tutti i ponti ferroviari sono stati fatti saltare. Le centrali elettriche sono state distrutte e metà paese è stato ridotto al buio. Distrutti anche gli oleodotti, c’è una carenza di gas e le famiglie non possono cucinare e in inverno non potranno riscaldarsi. Ma perché tutto questo? A cosa serve, se non a distruggere un paese.
Cosa dobbiamo aspettarci?
Il problema non è Assad. Se per un motivo qualsiasi Assad venisse messo fuori, la Siria si divide, gli alawiti e i cristiani della costa vanno per conto loro, i drusi della zona confinante con la Giordania se ne vanno da soli, i curdi andranno da soli. Sarà guerra civile vera. Noi oggi dobbiamo sperare nel buon senso di qualcuno, che è l’Occidente da una parte e la Russia dall’altra, che rinuncino ai loro progetti e lascino stare il popolo siriano a discutere del suo futuro. Solo con il dialogo e non con le armi si può risolvere tutto. La Russia vuole la sua base a Tartus, vuole ostacolare questo grande Medio Oriente perché nella parte sud della Russia ritorna la cintura di ferro e la Russia non accetterà mai questo. Già non digerisce la stazioni radar in Turchia e in Polonia. Sapendo tutto questo perché devono portarci verso una guerra. E’ una pazzia quello che sta avvenendo. L’unica cosa che possiamo fare è di costringere il regime e gli oppositori, che sono tanti e a cui è difficile dare una identità, a ragionare del futuro della Siria. La Siria è un paese di tolleranza e noi non possiamo buttarlo nella guerra civile come si sta facendo.
Sul sito Siriatruth che è un sito dell’opposizione, un’opposizione diversa dalle altre, laica, c’è scritto che chi ha messo la bomba nel quartier generale della Sicurezza Nazionale siriana è il segretario del presidente Assad, che non ha niente a che fare con l’opposizione ma è un uomo dei servizi segreti americani. E dopo l’attentato si è rifugiato nella casa dell’ambasciatore americano a Damasco. Questa è una notizia che arriva dall’opposizione. Ma è possibile che se uno Stato o un governo non ci piace noi lo buttiamo giù, ma non democraticamente. Se tutti fossero stati sinceri allora dovevano far votare il popolo siriano, sotto controllo internazionale, e si vedeva cosa voleva questo popolo. Se il popolo non votava per Assad, allora lo si mandava via. Nessuno ha scritto la notizia che Assad ha anche cambiato l’articolo 8 della costituzione così come gli era stato chiesto, nessuno ha detto niente. Ultimamente in Siria sono nati 20 partiti nuovi anche di opposizione ma nessuno lo dice, perché l’obiettivo sono gli equilibri internazionali e la Siria fa parte di questo scacchiere, in nome di una “primavera” che non c’è stata.

Cosa pensa del Piano di pace di Kofi Annan?
Si è capito subito che questo Piano non poteva avere un seguito, perché quando la Lega Araba, e sappiamo chi è oggi la Lega Araba, ha mandato i suoi osservatori questi hanno scritto qualcosa di diverso rispetto a quello che avrebbero voluto leggere questi monarchi arabi e cosa è successo: gli osservatori sono stati mandati a casa. Kofi Annan è più tosto e si sta muovendo meglio, in quanto sta coinvolgendo la Russia in modo più forte, certamente non è detto che ci riuscirà ma prima di mettere da parte il Piano passerà un po’ di tempo.
Pensa che ci sarà un intervento militare?
Questo lo vogliono fare già da molto tempo, l’unica cosa che lo impedisce è la forza missilistica siriana, in quanto la Siria si prepara da sempre, e questo è un altro male, ad un’altra guerra con Israele. Di conseguenza la Siria ha un esercito organizzato, è un Paese che non si può paragonare alla Libia. Inoltre la preoccupazione dei Paesi occidentali è quella di giustificare con l’opinione pubblica l’invio dei soldati in Siria. L’opinione pubblica non sopporta i troppi morti come è successo in Iraq, allora solo per questa paura stanno cercando di indebolire l’esercito siriano e poi fanno l’attacco. Non hanno fatto l’attacco tempo fa perché in Siria c’è un esercito organizzato e certamente sanno che ci vuole del tempo per indebolire e rendere meno reattivo l’esercito siriano. In Iraq i Paesi occidentali hanno fatto una guerra in base ad una bugia e chi ha mai chiesto conto su tutto questo, sono morti un milione di iracheni e nessuno si è preoccupato, tanto sono iracheni e possono morire. In Libia sono morte 40 mila persone e nessuno ha detto niente.
Cosa dovrebbe fare il governo italiano?
Il governo italiano non è in grado di fare nulla, ogni tanto gli dicono di fare qualche dichiarazione perché in tutta questa vicenda c’è il gioco delle parti.
Qual è la sua speranza?
Spero che il popolo, non il governo, italiano non rimanga inerme di fronte a tutto questo, ma pretenda di conoscere la verità e di sentire tutte e due le campane e non una sola, di far passare notizie per potersi formare un’opinione. Per farsi un’opinione bisogna leggere tutto e non solo una parte. L’attentato a Damasco è stato riportato come un atto eroico e mi sta bene che lo dicono, però devono dire anche il resto, non solo una parte. Abbiamo il diritto come popolo italiano di formarci un’opinione, l’informazione non può essere a senso unico. E’ impossibile che la televisiva siriana in arabo “Addounia”, laica, viene oscurata in Europa, parlo di una Tv libera, e invece trasmettono decine e decine di stazioni televisive salafite, che notte e giorno incitano alla morte, all’assassinio. E’ possibile questo in una Europa che ha conosciuto l’Illuminismo? Eppure avviene, avviene nel XXI secolo. Il colonialismo del XIX e XX secolo era molto moderato, più dolce, rispetto a quanto sta accadendo oggi.



martedì 1 gennaio 2013

U PRIMU ‘I L’ANNU

‘U PRIMU ‘I L’ANNU

E chista è l'arba da prima ‘i l’annu,
doppu na notti duci e senza ventu
briscìu stu cielu sanu e 'mbarsamàtu
tuttu pulitu, pari ca fu llustràtu
cu spazzuluni chi situli d’argentu.
‘U mari non si smovi,
sulu na 'ncrispatura e na buriedda,
‘u fumu ca nesci da muntagna
non è pi fari dannu
è un signali spiciali
l'auguriu ‘i tuttu l'annu.
Stu paisi è na binidiziòni,
na jurnata china ‘i primavera
puru si è sulu ‘a prima ‘i l’annu,
cu suli patruni 'ncuntrastàtu
di tutti li biddizzi du criatu.
‘U cielu e ‘u mari fannu na parìgghia
e non si senti ‘u sonu di na vuci,
chistu è ‘u mè paisi quannu si ruspìgghia
cu st’aria malandrina e sempri duci
'nta' stu giardinu ca è na maravigghia.

di FRANCO LA PICA

mercoledì 13 giugno 2012

Stelle




pensare alla bellezza dei morti
muti nella mistica ferma degli organi vitali
sorprende noi umani viventi
e gli occhi che socchiusamente osservano ancora lucidi
inquietano
e' quel trapasso che spinge i giorni a rintracciare altre vie
volanti ed aeree
irraggiungibili da ponti terrestri
allontanano spiriti dagli ispidi innalzi delle montagne
accecanti di neve estrema e ghiacciai mai sciolti
aleggiano svelti
tra i tempi conclusi e gli eterni ritorni
in piccole gocce
di code albine
e stelle comete

pino de stasio

pubblicata da Pino De Stasio
domenica 12 febbraio 2012 alle ore 1.52 ·

martedì 12 giugno 2012

NAPULE CANZONE D'AMMORE....

Si nun si bella tu...
Napule mia...
chi è cchiu' bella 'e te
passione eterna...
Tu staje stennuta
affianco 'o mare...
ca pè tte.. è orgoglio
e passione...
Stu mare ca è decantato
'a tutt'ò munno...
è l'invidia 'e principi
'e rignanti...
ca vulessene tene' chisti
brillanti....ca tiene nchiuse
dint'ò scrigno 'a mmare!

'e chisti paisagge 'e sti canzone...
ca fanno annammura'
sott'à na luna birbante
ca 'e Napule...sincera amante!
'E cu sfugliatelle, 'e cu babba'
nc'è faje cunzula'....
ma quanni qualita' tu tiene nfunno...
se songo nnammurate tutt'ò munno!
Tiene chistu Vesuvio ca è na rarita'...
comme na bomboniera...prelibato
'e maje 'o faje fuma'...
'O vommero, Pusillepe, Marechiare
songo belvedere ncopp'à 'o mare
Si tu, Napule bella...'a riggina
'e copp'à terra...
T'è sonno pure 'e notte cu 'e chiarure
'e mezzanotte!
Napule si nu paradiso...cu culure
'e cu ll'addore...tu ammalie 'e piscature!

pubblicata da Maria Nunzia Panico Borrelli
il giorno lunedì 11 giugno 2012 alle ore 16.28 ·
TUTTI I DIRITTI RISERVATI

domenica 20 maggio 2012



Alfredo Cosco
venerdì
Col cuore alzato,
cammineremo da uomini,
da terre diverse
congiungeremo le mani,
dei nostri sogni faremo alleanza,
forte l'ombra dilaga nel mondo,
ecco le nostre braccia,
ecco le nostre mani,
ecco chi crede nel fuoco che accende le strade,
in questo bivacco spezziamo il pane,
domani si combatte,
e adesso non abbiamo paura.





Il libro è disponibile su :

http://www.facebook.com/pages/Si-viene-per-dare/166974070018647?sk=app_4949752878
Descrizione
Questo libro è un viaggio. E’ un percorso nella vita, nella memoria, nella letteratura, nel cinema, nelle tecniche di meditazione, nel sangue e nella carne degli uomini.
E’ insolito e a prima vista anche destabilizzante. Non c'è un solo linguaggio e si spazia in ogni campo, poesia, letteratura, cinema, esistenza personale, incontri, discipline, dimensioni mistiche ed altro.
Non è una biografia, anche se è inscindibile dalle mie esperienze, dai miei anni, dai volti che ho incontrato. Non è un saggio. Non è una raccolta di poesie. Non è un testo di filosofia e di mistica. Non è un libro di psicologia o motivazionale. Non è una raccolta di storie. E’ impossibile potere dare ad esso un genere definito. Eppure c’è una coerenza di fondo, tanto più forte quanto più si procederà nella lettura.
Questo libro è come uno di quegli enigmi che ne aprono altri diecimila, come una di quelle Porte che aprono su altre diecimila porte.
Ogni frammento, ogni brano, ogni momento è comprensibile già da solo. Ma più avanza la lettura più si afferreranno i legami, le connessioni, le simmetrie.. fino a coglierne il Senso e il Cuore.
Questo libro è un atto di condivisione.
Questo è un libro sul Coraggio.
Questo è un libro sulla Libertà.
Questo è un libro sul buio e la luce che lo illumina. Sulla caduta e il rialzarsi in piedi. Sulla ferita e la guarigione.
Questo è un libro su tutto quello che fa resistere, su tutto quello che accende, su tutto quello che innalza.
Questo è un libro sulla Chiamata che porti dentro. Ognuno nasce con una Spinta, una Vocazione, una Chiamata, una Musica. E tu devi potere suonare la tua Musica, cantare la tua Canzone.
Questo è un libro sull’Amore.
Se anche una sola persona troverà in esso anche una sola cosa, anche un solo momento, capace di accendergli l’anima e di dargli forza, mi potrò considerare soddisfatto.

mercoledì 16 maggio 2012

Non chiederò nulla





pubblicata da Anna Maria Cherchi il giorno mercoledì 16 maggio 2012 alle ore 10.03 ·
P. I. TCHAIKOVSKY: Piano Concerto n.1 op. 23 mvt 1 - Part 1
http://youtu.be/6eFqYg-nGdo



Non chiederò nulla
Se mi ritrovassi nel deserto
sconfitta…
non chiederei nulla…
neanche
una carezza al vento.
Lascerei che a
piangere fossero le nuvole,
e l’oscurità nel cuore,
diventerebbe azzurra.
Le mie rose
continuerebbero a fiorire
in compagnia
di volteggi di farfalle.
So che ci sei….
continuerei ad aspettarti!
Non trasformerei
i giorni che mi restano,
in acqua che fugge
in mille lacrime d’argento,
la musica di un pianoforte
tesserebbe a fili d’oro
le mie ultime speranze…
anche il deserto
potrebbe fiorire!
Anna Maria Cherchi


L.633/41