Stev’ camminan’ rint a nu vico ---------- Stavo camminando per un vicolo
Nu juorno comme tanti llati, ------------- un giorno come tanti altri
Quando veriett’ duje viecchie ----------- quando vidi due vecchi
che durmeven, parev che ridevan’ --------- che dormivano, pareva che
ridessero
m’accustaie incuriosito, lentament, ----- mi avvicinai incuriosito,
lentamente
tenevo paura re scetà ----------------- avevo paura di svegliarli
e veriett’ che overament’ ridevan’,------ e vidi che veramente ridevano
parev’ quasi che pazziavan'! ----------- sembrava quasi che giocassero !
faciett’ duje pass chiu’ annanz’ ------- feci due passi più avanti
e truvaie duje giuvane e na giovane ---- e trovai due giovani e una giovane
rurmeven’ vicin e movevan ‘e man’ ------ dormivano vicini e muovevano le
mani
pareva che parlavan' ------------------ sembrava che parlassero
U maronna, ma aro’ so capitato ?------- Oh Madonna, ma dove sono
capitato ?
Chist' è ‘o vico ro Diavolo ! --------- Questo è il vicolo del Diavolo !
pensai ncap’ a mme. ------------------- pensai tra me e me
E cumminciai a correr’ --------------- e cominciai a correre
Ero quasi asciuto arint o vico ----------- ero quasi uscito dal vicolo
Quann’ sentiett’ na voce ‘e me chiammà: - quando sentì una voce
chiamarmi:
«scetate,stai carenn’ a copp’ a seggia» --- «svegliati, stai cadendo
dalla sedia»
Me scetaie all’intrasatt’, tutt’ surat’--- mi svegliai all'improvviso,
tutto sudato
E veriett attorn’ a mme tutti quanti: ---- e vidi attorno a me tutti
quanti:
I duje viecchie che rirevan -------------- i due vecchi che ridevano
I giovane che muvevan ‘e mani ------------ i giovani che muovevano le
mani
ma tutti teneven’ l’uocchie chius’ ------- ma tutti avevano gli occhi
chiusi
Alessandro Cascone